L'ignaro mentore
La folta barba lascia intravedere a malapena i mutamenti
della mimica facciale
ma centomila solchi sul vinile riproducono il sonoro
delle rughe d'espressione
Il cuore insanguinato di un indomito soldato che consegna
l'uniforme al generale
l'immagine grottesca di una donna gigantesca che fuoriesce
dalla bocca del cannone
L'attore estrae dalla valigia il trucco e le parole
un ragazzino punta il vento e avanza col pallone
il fiorellino sboccia e i gatti rotolano al sole
che con la pioggia cambia i connotati alle persone
Metafore sublimi scritte in chiave di violino dalla penna
di uno spirito geniale
poeta cantautore musicista per amor di brevità
lo chiameremo artista
Se è vero che la storia la determiniamo noi
gli stringerò la mano puoi contarci prima o poi
L'attore con un guizzo svela il trucco e le parole
quel ragazzino dribbla il vento e vola col pallone
il fiorellino cresce e i gatti miagolano al sole
che con la pioggia abbaia ma non morde le persone
(È il testo di una canzone)