LA BELLEZZA DEI CIGNI

al loro aprir d’ali
preludeva alla sera,
a specchio di lago

silente e sensuale.

Fluido,
sfuggiva ai sospiri
del vento,

in colori sanguigni
dipingeva un autunno
d’uva dolce e matura.

Eternamente

l’aria muove l’acqua
e la sfiora,
ne scompiglia i capelli,
accarezza e seduce,
ma invano l’arresta,
finché continua a fluire,

sotterranea,
chiara limpida onda
di fiume.


Invisibile agli occhi.