La notte era entrata lieve

Restava la musica
a farmi compagnia
sotto quel cielo
di pioggia e nostalgia;
restava Cupido
a guardarmi
con il suo arco,
mentre appoggiavo
la mano
sul cuore ferito
dal magico dardo.
Restava il vento
a parlarmi
di nuovi inizi
e cambiamenti,
avrei voluto fuggire
dall'altra parte
del mondo
e dimenticarti.
Restavo con l'amore
dietro i cancelli
della mia casa buia,
dove la notte
era entrata lieve
per lasciarmi sognare
ancora,
ma ogni visione di te
era paradiso e dolore.