Soave torpore, intreccio arcaico,
carne nella carne, calore,
cercando il mio essere prosaico
nella fenditura di un ardore.
Spruzzo, zampillo, fontana di vita
all'apice dell'infinita goduria,
esce in me, in te entra, s'avvita
e dopo un tempo d'estenuante penuria
si plasma al tuo sanguigno candore,
per uscirne làico, un mosaico
frutto innocente d'una notte d'amore
e aver poi un pargoletto da stringere,
ridergli, vederlo toccarci il cuore
che dei nostri pensieri si vuol tingere.
24 dicembre 2007
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Cerco poesia per poter vivere poeticamente. Cerco d'arrivare in cima alla vita usando la rima che lascia esterefatti delle sue suadenti verità. Scalarla per scoprire nuovi paesaggi non importa se inebrianti o banali, importa siano inediti perché l'esperienza è fatta di tutto. Provo e riprovo ma solo se cerco... trovo! Fallo anche tu!