E adesso
Morta
Senza emozioni
Lasciate che sia felice
Non la voglio
Un' identità
Una dignità
Una reputazione
Da difendere
Non fidarti del bordo strada
Tu sei una borghese
Non lo voglio un nome
Voglio essere un numero
Un fottuto numero
In cui nascondermi
Come un'ebrea
Ad Auschwitz
Morire
Senza un perché
Senza l'emozione del lottare
Lasciarsi andare
E adesso
Senza sentimenti
Lasciatemi appassire
Di primavera
26 aprile 2010
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Ma quando era in Sua compagnia, tutto spariva: i suoi sensi di colpa, la sua malattia, le sue inutili fissazioni scomparivano magicamente... la fame nel mondo, la guerra, nulla era più importante in quei rari, spendidi istanti. Non c'era bisogno di pensare, di aver problemi, di smettere di sorrirere, tutto perdeva un senso, quando c'era Lui. E lo avvertiva. Lo capiva dalla luce che vedeva nelle fredde ed uggiose giornate in Gennaio. Lo capiva dal sorriso che portava sulle labbra quando lo pensava. Lo sapeva e basta.