Devastante dolore
di inattesi distacchi
da cui riemergo
come da nebbia.
Le cose,osservo,
della mia vita,
della mia casa
così muta al mattino,
davanti al mio sguardo,
così uguale a sempre
eppure lontana,
vacua sfuggente
come colpevole
di inafferrabile tempo
di appartenenza.
Sconosciute, le cose,
come fossi appena arrivata
da chissà dove,
da chissà quando.
Straniere, al presente
della mia mente
assente, sbandata,
in cerca di fili a brandelli,
strappati,
da riannodare.
1 luglio 2015
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Le carte sono date e ognuno ha cominciato la sua partita. Sarà lunga, impegnativa. Dalla luce dell'alba fino al buio della notte. Ma attenzione perchè ognuno ha anche il suo baro: difficile da individuare se si incontra, inaspettato e sconvolgente se è un cavallo di Troia. Occhi aperti e buona partita a tutti.