Le mie labbra

Spaccate di parole utili all’inutile dire gonfio
piene a fondo di gesti disegnati lungo i bordi
piegate senza senso

come orchidee rovesciate e stanche.

Di sale avvolte,
a volte, nel segnare il morso.

Chiuso poi nei palmi a contenere.

Rese fiere al tuo riflesso per quanto detto
scivolano poi,
ora,
nel dirti amore in rime nuove.

Domani, ne parleremo ancora.