Le mie povere parole

Mi restano le mie povere parole,
scarne da non riuscire
a riempire le sere
di ultime memorie,
senza quel vento
proveniente dalla potenza
di un Dio,
senza musiche
di misteriose terre,
senza il timore
di rompere
le gabbie dorate costruite
per non agire e
vivere nelle nebbie.
Mi restano le mie povere parole
in queste mie preghiere
di solitudine,
silenzio e fuoco delle vene.
Povere parole
scarto tra fogli bianchi
per celebrare il mio dolore,
che rimane
nei miei occhi stanchi.