Chissà se inganna uno come te,
che ha occhi chiari da mare
e la pelle tesa come corde di chitarra.
Chissà se mente
quel corpo cosparso
di profezie sul tuo universo,
e chissà se io ingenuamente
posso accordarti,
sapiente, suonare,
fino a stordirti,
leggere e presagire che su di te, steso,
la morte non giunge.
26 marzo 2016
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Cercavo l’amore perduto, la felicità perduta, il tempo perduto. Ho smesso e mi sono ritrovato, perduto.