Mediterraneo

Sono sabbia nelle mani
di un trafficante
e profugo in viaggio
di un mare risaputo
che cela la sorte di corpi.
C’è un vascello o un porto che salvi?
Annegato e trascinato a riva
è l’immagine di un bimbo.
Confiniamo nelle paure
respingendo il Prossimo
in un’isola d’Europa.
Guerre lontane
prendono il mare breve della globalizzazione,
galleggiano in acque oscure e gelide,
impossibile contare le masse andate a fondo,
un disumano abisso tombale,
maree di reti pescano miserie umane
imprigionandole nelle stive
nel mar Mediterraneo.
Sono lenti moti continui i flussi di libertà,
nell’equa sfera celeste
governano
elevate onde anomale.