Meglio una morte da essere libero che un altro giorno da suddito

Ascolto
Penso
Respiro
Vivo.

Non sono un servo della gleba
e voi non siete i miei valvassini
voi non siete i miei valvassori
voi non siete i miei vassalli
tu non sei il mio re.

Senza di me
voi non siete nulla.
Il popolo è sovrano
ma dorme
reo più o meno consapevole
canta “bella ciao” a squarciagola
ma si spaventa della propria ombra
non conosce il senso della lotta
e vegeta recluso
in prigioni di utopie dorate
e di promesse vacue
mentre conta i passi
che sono più dei soldi
ma ancora non ha fame
o almeno così crede.

Il popolo ha paura
nella sua opulenta noia
il popolo ha paura
e preferisce ignorare
per non vedere
preferisce tacere
per non sentire
preferisce il buio della consuetudine
alla luce della speranza.

E mentre l'inetto attende
nel suo bunker di menzogne
i criminali
escono dalle prigioni
e assaporano lembi di libertà.

Il mondo
all'incontrario va.

Ascolto
Penso
Respiro
Vivo.

Meglio una morte da essere libero
che un altro giorno da suddito.