Mi chiamava Byron

Follia , erotismo , arte, rogo, seduzione.
Voli iperbolici del dna 
Di vagabonde combinazioni.
Odori , orgasmi, versi, disillusioni.
Tra cellule morte
ci faremo spazio
e seguiremo  un intreccio di note senza fine.
Berremo dai nostri
calici insulsi
perché cosi ci piace.
E, quando ogni cosa tace,
da te
artefice delle virtù infeconde,
tra lenzuola di seta senza colore
o tra cartoni, mi sparirai
senza un domani
per un altro Byron
con mille devozioni.