Mi manchi, madre!

Ti cerco nelle scie di quel cielo
stordito dai riflessi dei tuoi occhi
se solo ti guardavo nei momenti
d’assoluto bisogno dell’amore.

Ti aspetto nelle ore della sera
per la carezza al capo e al letto,
la fronte mia volta verso l’uscio
fingendo di dormire già da tempo.

Ti chiamo per dividere bellezza
davanti al mare dove mi portavi
per fare dei miei anni i migliori
con te all’ombra a non rubare sole.

Ti sento nell’esordio d’ogni inverno,
stagione non amata da tuo figlio,
e le parole sempre son le stesse:
è freddo solo fuori, il caldo è dentro.

Ti parlo tra le crepe dell’andare
di anni intrisi d’un declino lento
e odo ancora il tuo vestito a fiori
dettar speranza e non rassegnazione.

Ti vedo infine nel sofà del cuore!
Ti regalo l’incessante pensiero
che libero nasce nel prato del tempo
e forte mai muore nel prato del tempo.

Continua la smania di esserti figlio
sperando sempre nei miei non errori
e scopro così quei colori veri
di sguardi e sorrisi che non ho colto.

Tu mi regali il tuo essere madre
ed oggi mi manchi…

28/04/2022