Quanto avrei voluto saltargli addosso e stracciargli la pelle riempendolo d parole
ma ho abbassato lo sguardo; mi sono tenuta tutto, ho ingoiato la mia rabbia e cercato di mantenere le mie parole strette tra i denti.
Ho fatto in modo da poter gestire le lacrime e ho messo in silenzio il mio tremore.
E l'unica cosa che avevo nella testa, erano solo maledizioni di morte per un mostro di potere che sputa veleno su chi non può difendersi.
10 luglio 2013
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Sono stato schiavo per una notte.
Quella sera avevo lavorato un bel po’ per riuscire a buttar giù un paio di pensieri del cavolo. Ero troppo inebetito dal caldo asfissiante di quei lunghi giorni passati a poltrire da un letto ad un altro, un treno, una città, varie persone.
Chinai il capo su quella che era la mia situazione; e ne vidi lunghi tunnel insidiosi che inghiottivano la luce del mio intelletto.