Moti di un legittimo destino

S'inibisce la mente
con pensieri senza rimorsi,
sveglio nel mio dormire.
È l'alba e chiedo aiuto
ai tenui raggi del sole,
ancora flebile e sgraziato
di "statu nascendi",
nel suo dovere di scaldare
la mia fredda avanguardia.
Così disdegno e indugio
in attimi di pazienza
dispersi in frammenti
di respiri dolenti e tormentosi,
d'incerte litanie interiori.
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Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo poet‐ambassador t.d.r.