Indolenti, i minuti, scorrono inesorabili
Bianchi spettri dello sterile tempo
Vessilli di inutile orgoglio
Sui quali si legge
La scarlatta condanna
Della mia solitudine
Rontolii di spiacere
Vengono sprigionati
Dai suoni a me più cari
E, nel mio petto, accendono
Tenere passioni
Silenti canti di Spleen
Arrecano i loro malevoli danni
A tutto ciò che vorrei che fosse...
Nebbie di angoscianti rimorsi si fondono
Con l'oscuro arcobaleno dei miei desideri
Lasciandomi inerme...
18 febbraio 2007
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