Occhio fiorito,
candide membra lucenti,
sogno d’innocenza,
candore di purezza;
sognavi un amore
di lucente bellezza
coll’ardito eroe,
che un dì giunse
ai tuoi ignoti lidi.
Misera infelice,
amara sorte, sognavi,
povera illusione!
E adesso, o soave,
sulla tua non più isola,
sovrasta un monte,
la cupa cima!
Eppur, t’illudevi
d’esser felice,
o cupo dolor, pianto!
Niente più ché un cumulo
di polveri e di leggende.
(29/8/1993)
Da Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC Edizioni, 2009.
3 febbraio 2009
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Parafrasando Shakespeare (cfr. La Tempesta, atto IV, scena I), siamo fatti della materia di cui sono fatte le stelle: principalmente di atomi di carbonio e di carbonio sono fatti i diamanti. Immensa come le stelle è la vita, preziosa più dei diamanti.
Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 69, p. 20.