T’ascolto stanotte
il tuo respiro col mio
e mentre ruggisci
inondando la rena
t’ascolto
Si confonde la nota
che il petto mio innalza
e si poi sprofonda
nei polmoni l’eco
coll’alzarsi e abbassarsi
dell’onda tua nera
pesante
Ti ho sentito stanotte
mare mio respirare
in armonia il mio respiro
e mi narravi di vite
che or io
per tua voce conosco
T’ascolto
stanotte.
6 maggio 2013
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Sia sempre il tuo viso, lo stesso che osservi allo specchio, non sarai mai costretto a sfuggire lo sguardo: ti riconosci e non temi di fissare i tuoi occhi.