Correvo, correvo
nelle tue fibre
inebriata
e convinta
di far parte del tuo sangue
ubriaca ridevo
nelle bolle dell’ossigeno
che sprizzava
nei polmoni
che sembravano i tuoi
e i miei
in un’unica pompa
Respiravo
Ma la vita mi tradì
Io ero sola,
con me
I polmoni erano i miei.
23 gennaio 2013
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Chi conosce la morte è grato alla vita, ne riconosce ogni luminosità, non la disprezza, non la deride. Non è malevolo, non può: sa che Essa è preziosa, e la onora, vivendola.