Noi due divinamente eretici

Tu, ora, mi indichi
le acque del Po
(come stamattina mi hai indicato
quelle del Tevere
e, ieri, quelle dell'Arno),
mentre io ti tocco
il seno e le cosce.
Siamo ubriachi
di Pisco e Amarula
ma riusciamo ancora
a recitare versi
di Blok e Jarry.
Io mi sento un Ubu
mezzo abulico
e tu sei una Scita
che ama fornicare
con scrittori in calzamaglia,
gelatai satanisti,
frati pederasti
e fresatori alienati.
Però, io e te,
ce la intendiamo bene...

Dalla lirica "Noi due divinamente eretici", contenuta nel libro intitolato: "Giardini allucinanti e cantici di notti stralunate", edito da Hogwords. In vendita su Amazon: ebook formato Kindle e cartaceo.