Nomade supplica di periferia

sotto questo grigio cielo di periferia
ti prego raccontami qualsiasi cosa purché sia

qualsiasi cosa fatta di pace e di pane, di un po' di carezze
sulla pelle leggère come una dolce melodia

qualsiasi cosa una luce fioca come guida nella foschia
una sottile linea bianca segnata sul bordo della via

qualsiasi cosa purché sia
raccontami di storie fantastiche
sogni ad occhi aperti, miraggi e allucinazioni, il canto delle sirene nella tempesta
bande di paese che suonano per strada il giorno della festa

sotto questo grigio cielo di periferia
raccontami, ti prego, qualsiasi cosa
che sia dolce e salata come questa lacrima
che scorre sul mio viso
un segno di pace, un solco dove accovacciarsi come un piccolo seme in attesa che passi l'inverno

ti prego raccontami qualsiasi cosa, di draghi e di unicorni di universi paralleli e di distorsioni temporali e io giuro che ti crederò
e ti seguirò
come una carovana nomade
un sottile filo di un tessuto eterno
orme effimere su questo deserto senza nome
sotto questo cielo grigio acciaio di periferia
ti prego, lascia che così sia