Non assomigli a nessuna

Non assomigli a nessuna parola, 
sei dettata in caratteri che amano 
tacere, corretta dall’assurdo 
nella grafia amara dei miei notturni. 

Qualcosa di te si è intinto e dissolto 
in ciò che ho di più fragile e antico. 

Pensavo il tuo amore precedesse 
ogni meraviglia o fosse una poema, 
di là da venire, un’infanzia eterna, 
ed invece è lo stesso inchiostro che mi scrive. 

Da L'oltre quotidiano ‐ liriche d'amore