Non giudicarmi
non giudicarmi mai
ché tu non sai
cosa cela il cielo
che m’assomiglia
Non giudicarmi
non giudicarmi mai
ché tu non sai
cosa dice il cielo
agl’occhi miei
Né sai
cos’essi rispondono
nell’univoca voce
dell’onda
che il cielo riflette.
6 maggio 2017
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Trasfondere in lemmi un pensiero, ricamare in strofe un'emozione, stendere in note una percezione, è pescare nell'eterno in noi che abbiamo trafugato al tempo, scrostato dai suoi muri, rubato all'istante. L'eterno e il Tempo interiore si concedono in simbiotica armonia. Ed è poesia di vita.