Lo conobbi prima di incontrarlo.
Lo chiamai pace, inquietudine
poesia, moltitudini.
Non sapevo si chiamasse mare.
Dalla sua voce imparai il silenzio.
Dai suoi orizzonti la liberta'
nei suoi abissi il mio approdo.
Nel suo perdersi il ritrovarmi.
E le tempeste, le furiose onde.
I venti , la risacca, isole lontane.
Non sapevo si chiamasse mare
ma grazie a lui smisi di cercare
19 ottobre 2023
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Il poeta e' prima di tutto un baluardo, un riparo, un argine contro il dilagare della barbarie. E' una fortezza eretta in opposizione alle miserie dell' apparenza, il colosso chiamato a sovrastare le scelleratezze dell' indifferenza.