Oblio parallelo

Violato il silenzio   non c'è nessuno...   Il mio destino incombente, (questo delirio assordante).   Nuovo dolore‐ nuova passione‐ senza via d'uscita verso l'autodistruzione.   Nell'aridità del presente si insinua il pensiero della morte tra dolenti ricordi, oscuri timori...   l'inesorabile trascorrere del tempo verso la muta riva dell'oblio e del nulla   è vuota, ambita perdizione.   Testo tratto dalla raccolta "Le urla"