Oggi le viole son rimaste sole

 
Quest’anno é il duemilaeventi
Si offre all’animo e alla vista
Una strane e ben diversa primavera
Regna nel paese nostro in Italia
Un morbo che semina morte e che invita
A star tra di noi lontani e serrati
Nelle case così anche ne risenton
I fiori da noi amati e la natura,
Si son sole le viole lungo la riva
Lì del fossato quel loro profumo
Sì dolce ancor nell’aria olezza
Ma fiori son che invan oggi degli
Amanti attendon le carezze care
Quella man che coglie il delicato
Gesto quel bel mazzolin in dono
Lontan svanito è l’amorevol tra
Di lor abbraccio come quando lor
Nel tempo a primavera andavano
Tra il verde fresco a cercare quei
Bei al sol nascenti profumati fiori:
Oggi il crudel quel maledetto virus
l’un tien tanto  lontan dall’altra:
E così povere viole son rimaste sole!