Ossessioni

Riempio i tuoi fiati
di centimetri rubati
al vento

sussurri dimenticati
al suono
fecondo
d'anime e sputi

inefficace la pelle mia bollente,
frescura non trova,
tra il pianto incantato
solo il claudicante
gemito di quei sospiri
uniti al cielo
da quell'urlo
nero

coro fosco,
mai appianato,
sontuoso spumeggiare
d'infallibili paure

che con caparbia
lucidita' spogliano
l'epidermine incollata
da sottili lacrime di sudore

mentre lacerante
la tua lama
dirama il suo verdetto,
implorato anatema,
suggestione finale
d'emblematiche
ossessioni.