Per una strada senza fronde
si aggira furtivo e svelto
il nostro inconscio senso,
passa e non si ferma,
continua ad andar via
e non si sa dove mai sia.
(10/11/1998)
Da Emanuele Marcuccio, Per una strada, SBC Edizioni, 2009.
1 febbraio 2009
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Il poeta sogna, si emoziona, si meraviglia; in caso contrario, tutto sarebbe puro artificio, sterile e fredda creazione, come voler scrivere su di un foglio di vetro.
Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 43, p. 15.