Poesia d'amore su un tema di Whitman

Entrerò in silenzio nella camera da letto e mi sdraierò tra lo sposo

e la sposa,
quei corpi caduti dal cielo e coricati in attesa nudi e irrequieti, braccia posate sugli occhi nel buio,
seppellirò il mio volto nelle loro spalle e nei loro petti, respirando la loro pelle,
e accarezzerò e bacerò collo e bocca e scoprirò e conoscerò i loro dorsi,
gambe sollevate e piegate ad accogliere, sesso nell'oscurità teso tormentato e aggressivo
irrigidito dal buco alla testa eccitata,
corpi allacciati nudi nei brividi, fianchi caldi e natiche avvinte
e occhi, occhi scintillanti e seducenti, dilatati in sguardi di abbandono,
e gemiti del muoversi, voci, mani nei capelli, mani tra le cosce,
mani sull'umido, su labbra ammorbidite, palpitante contrazione di ventri
finché lo sperma bianco si versa sui lenzuoli agitati,
e la sposa implora pietà, e lo sposo è coperto di lacrime di passione e di compassione,
e io mi alzo dal letto colmo di ultimi gesti intimi e baci di addio ‐
tutto prima che la mente si svegli, dietro ombre e porte chiuse in una casa buia
dove gli abitanti vagano insoddisfatti nella notte,
nudi spettri che si cercano a vicenda nel silenzio.