Rimbombano i passi
in eco incantata di nebbia
Par s’illumini scia
al tallone fuggita
…
‐S’apron memorie splendenti‐
…
Magneti di fiato
in nugoli spersi
Quanti di luce
Fotoni di noi
furon baci e carezze
…
Memoria effusa
in trini di nebbia
di nebbia s’ammanta
…
Fugge alle labbra sorriso
in sua linea
l’orma d’eterno solcata:
ti ho amato.
15 dicembre 2016
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Della Madre Ché madre fu, quella falda acquifera che lambisce l’humus e, per le radici, lentamente si arrampica ed espande fra le fibre del tronco per raggiungere i rami e irrorare di vita i germogli e le foglie.
Ché madre fu, la fatica e la gloria a superare ogni forza nemica dell’etere che gonfia ogni bolla pregna del disegno dell’Universo, e portandola in alto, la comprime e la scoppia spargendo ogni essenza di vita.
E fu quindi madre, a