Quel che il Tempo
nel suo vagar astruso
ancor non ha disperso
è nell’alito di foglia
al suo ramo abbarbicata
È nel tremulo fil d’erba
forte e radicato
‐ Sull’ombra del bosco
in ombra cola
nube iridata ‐
Il suo pianto s’intreccia
al respiro del solco
Evapora il fango l’odore
del passo tuo andato
Dal mio pianto confuso:
lacrime di nube iridata.
3 maggio 2020
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Trovare nelle esperienze risposte (o conferme) agli aneliti di vita, alla serenità che conduce a unione di spiritomentecorpo, è lavorio lento e sottile, è il superamento della sofferenza; in quei momenti il rumore delle parole stordisce il percorso e confonde i passi. È nel silenzio l'incontro fra l'umano e il divino di cui ognuno è composto. È quel silenzio propedeutico che accoglie e insegna e porta pace in sé e in chi lo circonda.