Quel sorriso sghembo della Luna

Scende la notte
e cala la nebbia,
la Luna mi guarda soffusa
mi sorride sghemba,
se di sorriso si tratta
o di malata intenzione,
forse stanotte vedrò la Morte.

Nessuno conosce la Morte
se non alla fine,
e i pochi che tornano
non vedranno il suo volto
se è donna, uomo o teschio morto,
per ognuno ha il suo tempo
sia giusto o sbagliato
non lo sa neanche il vento.

Stanotte fa gelo
e la Luna sparisce,
un brivido freddo
mi taglia la schiena,
che sia la falce
che tutto livella,
mi sento osservato
e spero non esser
per questo mal giudicato.

Se poi la Morte
volesse scherzare,
ad un gioco d'ingegno
mi potrebbe sfidare,
ma senza la fretta,
senza paura,
rubando minuti
solo alla triste figura.