Quello che ho chiesto alla vita

Non è una giustificazione
ma non sono stato io a chiederlo.   Non sono stato io a chiedere
di avere quest’età,
questa vita,
questo mondo.   Non sono stato io a chiedere
di stare qui,
a questa latitudine e longitudine del mondo,
non ho chiesto io di conoscere certa gente
di innamorarmi di qualcuno
di non farlo di altri.
Anche se sbaglio, ripeto,
non l’ho chiesto io.   Forse dovrei farmene una ragione
e cercare di governare,
ma io sono solo un cretino incapace di radersi.   Vorrei poter dire addio
e dirlo per sempre.
Vorrei poter fare quello che voglio.
Veramente.
Vorrei poter avere le idee chiare,
o almeno che stessero al loro posto
per più di due ore,
per più di due mesi,
per più di due anni.   Non sono stato io a chiedere
quello che non volevo.   Non ho chiesto neppure quello che non sapevo di me.
Ma, a sorpresa, è venuto a galla anche questo
e non è stata una bella scoperta,
non ho gioito
quando ho scoperto di saper essere
tutto quello che non voglio essere.
Io apro solo gli occhi la mattina,
tutto il resto viene da sé.   Non ho chiesto io
di abbandonare strade già percorse per metà,
eppure è successo.   Non ho mai chiesto nulla alla vita
solo di essere all’altezza di essere vissuta.