Questa pioggia...

Questa pioggia.
Finalmente scende.   Non uno scroscio
(gli alberi assetati e alteri fingono indifferenza),
ma goccioline fitte  e brevi,
l’erba allo stremo che spande colore, adesso.   Un ringraziamento corale e tremulo, vedo,
del prato.(anche le panchine sembrano gradire)
Bisogna farsi piccoli per bearsi del poco.
Guarda l’erba. Che tremori, che sospiri.   M’asserena questo brillio,
quest’umore benevolo che sale dalla terra.
Sembra promessa di riposo e rinascita.
Potrebbe forse perdurare eterna una sete? Dico io?
(se ne morrebbe)   E dunque aspetto.
Anche io aspetto quel tuo bacio.
Teneramente, quietamente aspetto.   Andiamocene a spasso sotto la pioggia
che sarebbe bello vedere i tuoi occhi contro il cielo
grigio,
loro
unico slargo d’azzurro.   E i tuoi umori lieti. E i miei generosi germogli.