L' Io
che spiace a se stesso
si nasconde
e (con)fonde
nell'immagine dell' Altro
che ride nello specchio.
Distilla incrollabili propositi
di ravvedimento
nel buio insonne della notte
e al mattino raccoglie le armi
come un re in esilio
alla ricerca del regno perduto
5 giugno 2007
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A volte basta chiudere gli occhi e, dietro il buio delle palpebre, anche le assenze tornano a farsi tangibile presenza. E' la forza del sentimento, che si ostina a lottare, benché disarmato, contro la tagliente spada della realtà.