Ridevate a squarciagola
eravate divertenti
incondizionatamente
sotto un cielo trasparente
nel mio sguardo sorridente
in rombi di macchine
che si scontravano
come autoscontri
sulle piste rotonde
immaginate dall'ascolto
appassionato
di essi
comici da strapazzo
mitici veri guaritori
di spettatori
inguaribili delusioni
della povera era
del dopoguerra
Dedicata a Stanlio e Ollio
18 febbraio 2012
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Vivere a volte, è come il desiderio di morire, di non sentire nulla, avvicinarsi a ciò che si sente, in un enorme vuoto, che dilaga fra strade deserte e corridoi lunghissimi. Si percorrono, ma si ha l'impressione di non arrivare mai, la paura spaventa, i passi rallenta e indietro si ritorna.