Riverso

Solleva il sole,
deserto il centro improbabile
all'angolo
tra un  raggio immenso di luce
e l'altro spicchio di buio
incantato  spargi il canto
tra le righe di me stessa

cercando la solitudine
vertigine di immenso
voltarsi di te
volgi un
suono
splendido
caldo di mare
antico come il grande passo
che germoglierà
tra le tue mani

piene di canto
vuote di senso
incredibile sarai
verso il dolore
incantato gemito

diranno
i Grandi
senza lacrime ascolteranno

nella trepida attesa
che in quell'angolo vuoto sentiranno
suono di te

di te serviranno il controcanto
umili
nella pausa di un attimo
infinito
dove caleranno travolti
precipitando
come angeli diventati demoni
tutti i suoni del mondo