Ora che non ci sono
posso contare
le nuvole
divorate dalla luna
oltre gli arcobaleni perfetti
inchiodati dalla luce,
e gli orologi
che estinguono i tocchi
per precipitare nei silenzi
dove solo ieri abitavo.
Dolce
il veleno rosso
di labbra morbide
rivela i colori del Libano
e schiude corolle carnivore
d'oro intenso come i colori di Lleuad.
Volo nel sogno dell'oggi
oltre la neve del domani,
la notte ha le tue mani
e sfrenati desideri di stelle,
le sue dita.
30 ottobre 2008
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Oblò
di Monica Osnato
Il giorno si precipita
lontano e stracciato,
io lo copro di tende rosse e nere.
Il risveglio(…)