Senza il pesco e la disciolta neve

 
Nel mentre si posava ‐ la farfalla ‐
sul vetro fatto fiume dalla pioggia,
percorse ‐ l’occhio ‐ il volo dell’andata
e al suo ritorno incontrò il sole.

Nessuno osò rubare quella scena
se non la seta d’una donna persa
tornata a pizzicar corde di vita
per la durata d’un tramonto rosa.

Che se ne sa d’estinte primavere
quando a fiorire è solo la speranza
e senza il pesco e la disciolta neve
si fa pressante respirare il cielo?

*
Stesura 2010
Pubblicata nell’Antologia Città di Monza 2010