Percorrendo una tortuosa strada
mi imbattei in un placido lago,
un luogo antico perso nella mia memoria.
Un'ondata mi travolse di ricordi, piacevoli e tristi.
Ritornai ad una giovinezza perduta,
fatta di giochi e piccoli problemi,
primi amori e nuove scoperte.
Immerso in una nebbia remota,
che lenta ma inesorabile si squarcia,
il mio cuore, trafitto da raggi abbaglianti,
si ridesta al tepore della gioia ritrovata.
9 dicembre 2012
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Lo stolto vede, sente, parla,
il saggio guarda, ascolta, dice.
(scritto su ispirazione di "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare il 14-03-2004, ore 10,45)