L'oblio di mille mondi atterrisce,
incatenando di opprimente oscurità.
Un manto nero e pesante,
sostanza dell'intero universo,
ricopre la gelida vastità del tempo.
Impetuoso il vento purificatore cala,
lungo parete di grigia scogliera,
spazzando via le impurità,
lascito dell’umana incoscienza.
9 dicembre 2012
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Lo stolto vede, sente, parla,
il saggio guarda, ascolta, dice.
(scritto su ispirazione di "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare il 14-03-2004, ore 10,45)