Senza Titolo e Nobiltà

Ti sussurro
e tu ti bagni
Dalle tue orecchie
La mia sapiente lingua
Accompagna le parole
Divincolandosi da essa
solennemente inestricabile
un tuo senso intercede
il voler ritrovare
quella cosa che deve
ancora esistere
nelle vie dell’udito
mai entrata in cervello
quel sasso buttato
a farmi sentire
infrangendo peccati
e suono
la tua profondità
interminabile
inesistente
quel sasso è entrato
ed è subito uscito
quel ti amo
ti suona
non mi amavi
quell’odio
verso di me
è amore verso di te
da qualunque verso
tu l’abbia capovolto
rimane un oggetto
il tuo piacere
si fonde alle mie
lagrime sporche.