Sinfonia Metropolitana

Riecco l’eco
di un guazzabuglio di idee
ridondanti Ma nuove.
Insieme di metafore e sineddoche
Sinfonia mattutina
Di paranoiche parole e pensieri.
E sento già il via vai
Di macigni con le ruote Che
rotolano giù in strada Inarrestabili
Come belve inferocite
Come leoni affamati
Come ordigni inesplosi.
Mi rifletto allo specchio
Una fiera ciocca di capelli
Ofusca il mio sguardo
Ancora assonnato e reduce
Di una notte insonne ma senza incubi.
Posso udire la solita solfa Senza senso e senza suono
Di un concerto di immagini indistinte
Che ora scivola lontano chissà dove.
Voci sussurrano
Motori rimbombano
Vetri si infrangono
E l’orchestra di prima
E’ surclassata da quella di ora.
Stringo i denti
E torno sotto le umide lenzuola
Mentre note impalpabili inquietanti e incolori
Deragliano in una collisione inevitabile
Con mostri senza cuore.