Sinfonie per Cortazàr

Che differenze è la differenza dei mondi tra me e voi 
Il confine labile dei tunnel vibrazionali d'un io conchiuso e l'universo
unito dall'umano essere. Essere noi nel tutto

Le sequenze i sincopati ritmi del jazz e le bave del diavolo
dello sconosciuto ragazzo dileguato 
smembrato e ricostruito dall'occhio reporter 
Mangia della realtà i frammenti e piange solo ricostruendo quel puzzle scomposto
del pomeriggio a Manhattan

Non è solo
non siamo soli
partecipiamo ovunque
allo spettacolo del mondo