Soffio

Zefiro oscuro,
freme l’intensa alba,
ricolma del tuo flusso,
palpita fra le plaghe dell’etere
e ansima fra le aride crepe.
Nulla può deviare l’amplesso armonico,
che scorre senza increspare l’immenso.
Io siedo quietamente,
inebriato d’incanto,
il culmine giunge silente
e il sublime s’innalza da sé.