Solo un'idea

Addio infelici percorsi.
Addio estreme congetture.

Saltate sul capo nudo e correte in braccio alla Madre;
un rifugio al mio tormento,
una casa sulla mia schiena
ove rinchiudere le crudeli menzogne.

Perchè non è sola la mia paura di vivere,
l'accompagna la vergogna per il non‐vivere.
Perchè di rimedi non ne conosco
nè sono certo di volerne assumere.

O dannata malattia!

Resterò vedovo inconsolabile di me stesso,
piangerò con un solo occhio
cercando amici e compagni con l'altro occhio bendato.

Sarò fango avvizzito sulle mammelle della Musa
Sarò i pianti dei bambini cresciuti
e le promesse delle speranze disattese.

Ricoperto di larve e molluschi viaggerò per i sette mari
senza toccare sponde,
diventando, infine, una meravigliosa conchiglia vuota.

E me ne andrò felice su sabbie d'Oricalco d'un altro mondo anagrammando la vita immaginata
su deliziosi ossimori senza senso.
e finalmente sarò solo un idea.