TEO

Teo portava nelle tasche
un viaggio indefinito,
l'amore negli occhi
e un sogno posato sul viso,
quel sogno che si portava
da quando era bambino.
Teo chiedeva di andare
in luoghi dove c'era un cielo,
un mare, una cattedrale,
anche dentro una notte artificiale,
lui cercava di esistere con
l'immaginazione,
anche sotto un porticato
quando c'era un temporale.
Teo amava creare
nelle sue giornate,
ascoltando una musica
che nessuno suonava.