Tiglio (l'albero della vita)

Tiglio, con i tuoi rami
poderosi eri il re
del nostro giardino.
Bambini giocavamo alla
tua ombra e una
dolce frescura
ritemprava le
nostre calde giornate.
Abbracciavo il tuo enorme tronco:
avrei voluto trattenerti tutto
per me, ma eri immenso,
mi sembravi infinito,
ma lo eri, tu, tiglio
e la tua essenza
pervade ancora la mia anima.
Due grandi rami e le sue
verdi fronde facevano da sostegno
ad una altalena
fatta con una tavola
di legno e due corde.
Quanti giochi sotto
i tuoi rami!
E tu sei ancora là,
imperterrito.
Noi no, tiglio.
Ognuno di noi ha preso
la sua strada, giusta
o sbagliata, non so.
Molti non ci sono già più,
ma la tua vita continua
oltre la vita.
Rendi bello il giardino
e dolce e rassicurante
la tua presenza secolare.
Quanto hai visto, tu,
di un gioioso giardino incantato,
di giochi, fiabe e risate!
Quante lacrime ha asciugato
la brezza delle tue foglie!
Nulla ha potuto cambiare i tuoi
rami potenti e le tue foglie
frusciano ancora al vento.
Eterno è il flusso della linfa che
scorre in te, tiglio,
eterno è il flusso
dell’albero della vita. Febbraio 2005