Tu che ne pensi

Tu che ne pensi
Urla il domandare
stretto nella morsa
‐ di parentesi tonde quadre e graffe ‐
dinanzi alla fredda pietra

Tu che ne pensi

Scuoto questa pietra
che risposta non sa dare
al mio antico
pernicioso domandare

Eppur tu vibri sotto la mia mano

Ti scuoti ed urli ancor più forte
a confonder il disperato mio dolore

Tu che ne pensi

Germogli di fiori sconosciuti e nuovi radicano
‐ muti il ciel consultan ‐
e in terra tornano
senza risposte dare.