Ci si affanna
a correre (a vuoto)
per essere comunque.
La natura, invece,
segue il volere
del tempo.
Non ha fretta,
osserva
l’ordinato andamento
delle formichine.
In fila indiana evitano
come la peste gli untori
del dubbio travestito
da certezza.
17 settembre 2015
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la letteratura è oggi morta perché il lettore ha un vissuto molto più interessante di chi gliene propone uno, spesso finto, snob e patinato o, peggio ancora, similsofferto.